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APPARATI CRITICI

Nella lettura critica dell’opera di RAF Sonia Patrizia Catena perla Mostra LA POETICA DEGLI OGGETTI, 17 giugno-4 luglio 2019 , Spazio espositivo Circuiti Dinamici, Via Giovanola, 19-21 Milano scrive :

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“L’accumulo di beni, se eliminati, rappresenta una catarsi che dà spazio a rinnovate energie ed esperienze. Ed ecco che si fa strada l’astrazione in  Raffaele Dragani | RAF . In Dragani le pennellate veloci lasciano parlare il gesto e l’oggetto figurativo non serve più, perché l’essenziale arriva attraverso un’azione immediata. La realtà oggettuale è restituita attraverso la creazione artistica come visione poetica e interpretazione, laddove l’astrazione purifica le immagini, sottraendole alla saturazione visiva.”

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La motivazione del primo premio SPORT al concorso SPORT, NATURA, BRIANZA, 8-9 giugno  2019, Autodromo  di Monza, dice:

 

“Il primo premio SPORT viene assegnato a Raffaele Dragani per l’opera ATTESE con la seguente motivazione : L’Autodromo prima del Gran Premio di Formula 1  rende il tempo dell’Attesa nei magici colori della festa”

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Christian Humouda per la Personale a Palazzo Zenobio a Venezia scrive il seguente testo critico (www.rafevlolve.com ):

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“Raffaele Dragani e il suo astrattismo materico

Raffaele Dragani e l'astratto. Una miscelanea di suggestioni discordanti che si figura con pennellate decise in un piano sequenziale di linee cromatiche contrastanti. Un caos calmo che porta lo spettatore dentro una spirale mai banale di emozioni primarie. Una ricerca libera dall'astrattismo geometrico di Rotko e Mondrian su una base di partenza classica che mutua e si trasla in pennellate discontinue, ricche di colore, come ali distese sulla tela. La commistione materica è altresì importante per comprendere la tecnica dell'artista e la sua ricerca nell'uso dei diversi materiali come gesso e carta di giornale. Un percorso di crescita che passa dalla figurazione, all'astrazione dell'attimo. Nell'opera di Dragani si coglie una vera e propria struttura contenutistica che si esprime attraverso due piani con valenze diverse. Un viaggio mentale e un altro non meno importante, di tipo spirituale che si declina in un abbraccio panteistico del mondo. Un battito vibrante in cui l'universo stesso appare orfano del momento. Un action painting privato della sua matrice a goccia seguito da un'immediatezza di espressione che colpisce al cuore e lascia interdetti per potenza di contenuto. Dragani coglie l'essenza stessa dell'astrattismo ricreando un linguaggio artistico rivoluzionario capace di migliorare la condizione esistenziale dell'uomo. Qui troviamo la rappresentazione di un momento privato, espresso attraverso una serie di emozioni materiche dell'anima. Un astrattismo lirico che crea un legame forte tra autore e spettatore in una commozione visiva e partecipativa condivisa che rimane impressa negli occhi di chi guarda.”

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Malù Lattanzi per introdurre i lavori di Raf  esposti nella Mostra DIALOGHI D'ARTE: Un percorso tra Realismo ed Astrattismo, 8-16 Dicembre 2018, Galleria Civica di Monza,Via Manfredo Camperio,1 20052 Monza MB,  scrive:
 
 Vortice, colori, gira, gira, gira, caos, velocità rumori, forme, forza, giallo nero, bianco, rosso, parole, opere, omissioni, veloce, veloce, corri, prospettive, cadi, cambi punto di vista, punto di fuga, prima duro, poi morbido, non riesci a collocarlo, a collocarti. E’ pazzesca la frenesia. LA VITA. Un voler quasi riempire vuoti atavici: contenitori impolverati e scoperti lasciati in balia dello scorrere del tempo. Ora devi recuperare….. colore, colore, sole, luce, ma anche scuri profondi e avvolgenti come manti di velluto nella notte più nera. Flash, lampi, esplosioni, frastuoni lontani e improvvisi sussulti. Ti senti come ubriaco, perso nelle sue tele. RAF: fiato corto, frenesie urbane, caos contrapposto adordine. Rotoli come legato alla caviglia da un vorticoso gorgo che ti impedisce di capire dove esattamente sei, quali emozioni provi, perché lo scopo è proprio questo: smontarti ogni certezza.
Vale lo stesso per lo stile. Perché etichettare o incasellare un artista in quella o quest’altra corrente?Le anime inquiete sono pura esplosione di emozioni. Le stesse che arrivano a chi le osserva e si lascia rapire. Se ciò non accade. Fatevi qualche domanda o apritevi alla leggerezza e alla forza delle sue pennellate  vigorose.
Poi, quando pensi di non aver più scampo, quando pensi che ormai i tuoi sensi sono stati completamente spezzati dalla potenza virile dei suoi colori, e dei suoi segni, ecco che, come mani lievi ti accolgono dopo una caduta nel vuoto, aprendo gli occhi ti ritrovi in paesaggi morbidi e romantici delle campagne brianzole, fra quelle ginestre avvolte di luce gialla e umida rugiada del mattino. Fra pannocchie e vecchi ritagli di giornale o nella penombra della cameretta accanto, fra quaderni e mappamondo a sognare universi dietro la siepe, guardando l’infinito e oltre avvolto nella bruma nel viale alberato di Imbersago a memoria di Ennio Morlotti e traghettato da versi di leopardiana memoria.
La quiete dopo la tempesta. … “ Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita. Quand'è, com'or, la vita?Quando con tanto amore. L'uomo a' suoi studi intende?O torna all'opre? o cosa nova imprende ?Quando de' mali suoi men si ricorda?....”. Quando la vita è dolce e lieta? Quando un
uomo segue il suo lavoro con tanto amore forza e dedizione? quando torna alle fatiche, o quando ne inizia di nuove? Il piacere è sofferenza, è gioia illusoria ed effimera frutto spesso della paura provata. La luce è figlia del buio. Quindi per apprezzare la quiete e l’ordine devi passare per il vortice fantastico della VITA. Solo allora ti libererai di ogni fardello per librarti in leggerezza.
Quindi del buio alcuna paura, perché il nero non inabissa le cose ma libera una moltitudine di tesori esaltandone colori ed energia.”
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Nella recensione scritta recentemente per il catalogo di ART WALK 2018, MOSTRA ARTE CONTEMPORANEA, VENEZIA, PALAZZO ZENOBIO, 10 FEBBRAIO-10 MARZO 2018, Elisa Polidori, Storico e Critico d’Arte, cosi’ riassume l’attivita’ artistica di RAF :
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“Artista navigato, che conosce il mondo dell’arte contemporanea, le sue dinamiche, le sue incoerenze, così  Dragani  si distingue per le sua piena ed assoluta consapevolezza artistica. Non teme di spaziare  da un linguaggio ad un altro, di sperimentare e confrontarsi con stili lontani. Formatosi sulla figurazione, passato per l’astrazione, strizzando l’occhio al concettuale, Dragani e’ fedele solo a se stesso, l’arte e’ il suo linguaggio nel quotidiano. Conoscitore soprattutto delle teniche artistiche, cerca la continua sperimentazione, passando dalla pittura action e gestuale, fino al collage misto, passando per una suddivisione schematica e geometrica delle capiture, che lo porta poi a proporre opere materiche utilizzando la tela non come strumento pittorico, ma come oggetto bidimensionale, soggetto dell’opera stessa. Ma  Dragani ci vuole ricordare che la sua pittura e’ stata ed e’anche pittura di figura, di natura e di posa, citandolo spesso tra le righe delle sue opere.”
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Francesca Milazzo, Storico e Critico d’Arte, cosi’ riassume l’attivita’ artistica di RAF:

“L'incontro con Raffaele Dragani e la sua arte è sicuramente un momento di arricchimento e di conoscenza denso di sfumature per chi si avvicina con sguardo aperto e curioso alle sue opere: un uomo che ha vissuto tante “vite” diverse, che ha conosciuto paesi e città e che in età matura ritorna in maniera definitiva alla passione mai abbandonata della vita,
l'arte; un uomo che comunica con sincerità sensazioni ed esperienze – a volte anche difficili e dolorose – attraverso il colore ricco e intenso e il tocco sicuro della pennellata, in un percorso personale e coinvolgente.
Partito dalla figurazione, Raf compie nell'arco degli anni un percorso di ricerca artistica in continua evoluzione, lineare, serio, mai casuale in cui trasfonde le esperienze della vita rileggendole alla luce dei grandi maestri dell'astrazione, scegliendo infine una modalità espressiva consona alle sue esigenze comunicative.
Una scelta di vita apparentemente lontana dal mondo dell'arte, più legata alla dimensione della scienza e della fisica, lascia in realtà tracce profonde nell'intimo del pittore che attraverso l'arte stessa sublima esperienze diverse senza rinnegarle, ma anzi rivivendole e ripensandole con lo sguardo attento dell'artista. La scienza, la razionalità, la capacità di analisi matematica si trasformano nella visione pittorica in una sapiente ricerca dell'ordine: colori, luci, materiali diversi entrano nel mondo della sperimentazione artistica di Raf che – proprio grazie alla sua formazione scientifica – riesce a far dialogare forme e sostanze in maniera espressiva e coinvolgente.
La sua arte, costruita su solide basi tecniche legate alla grande tradizione pittorica che Raf reinterpreta e fa propria, riesce a incantare l'osservatore che viene invitato a entrare emotivamente nel quadro, a interagire con esso lasciando fluire emozioni e sentimenti, a dialogare con l'artista e il suo mondo. I tocchi e le pennellate di colore, il sapiente e costante equilibrio, il senso di ordine e chiarezza che l'arte di Raf comunica danno vita a opere in cui l'osservatore si ritrova, riesce a leggere un pensiero creativo, lo condivide e lo apprezza con la libertà di darne poi un'interpretazione del
tutto personale.
Sicuramente è questo uno degli aspetti più intriganti dell'arte di Raf: la coerenza di un linguaggio che pur non rimanendo mai uguale a se stesso evolve con grande chiarezza di scelte, segno di un artista consapevole e sicuro.
Non per nulla Raf sta riscuotendo meritatamente grande successo di critica e di pubblico, ma da artista vero quale è non si adagia su facili riproposizioni: il suo mondo si ricrea e si rinnova, il desiderio di sperimentare non si placa, la tensione
creativa traspare in continuazione sorprendendo il suo pubblico e indirizzandolo verso una lettura attenta e consapevole del grande fenomeno dell'astrazione e delle sue infinite potenzialità espressive."
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